Santuario Madonna delle Vedute - la Via Francigena - il percorso nel comune di Fucecchio (FI)

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Santuario Madonna delle Vedute

FUCECCHIO
Il Santuario della Madonna delle Vedute (secolo XVIII) sorge a pochi passi dalla Piazza Montanelli.
Fu edificato nella prima metà del Settecento ampliando il precedente oratorio di San Rocco fuori le mura, che qui esisteva dai primi del Cinquecento.
La chiesa prende nome dall'Immagine della Madonna, che vi fu trasferita nel 1730 dalla località "Le Vedute", nelle Cerbaie. Secondo la tradizione l'opera sarebbe stata affrescata nel XIII secolo entro un tabernacolo, eretto per indicare la strada ai viandanti che correvano il rischio di smarrirsi nei boschi, in seguito all'apertura di una variante della Via Francigena. All'Immagine, oggetto di venerazione popolare, sono stati attribuiti vari miracoli.
La facciata della chiesa nelle forme attuali risale al 1911, quando fu radicalmente restaurata.
La navata centrale è della prima metà del Settecento, quando l'antico oratorio di San Rocco fu radicalmente ristrutturato in seguito al trasferimento dell'Immagine delle Vedute. Le due navate laterali furono invece aggiunte nel XIX secolo.
Notevole il soffitto intagliato, realizzato nel 1743 dai fiorentini Giovan Battista Dolci e Romolo Malavisti e dorato in oro zecchino dal pittore fucecchiese Gaspero Masini.

Al centro pregevole tela di Vincenzo Meucci, che raffigura l'Assunzione in Cielo della Vergine Maria, con San Rocco (1745). Sull'altare maggiore, eretto nel 1740, l'Immagine della Madonna delle Vedute, più volte ridipinta, incorniciata in un "trionfo" di angeli e cherubini, opera di gusto barocco di scultore anonimo, che si ispirò alla decorazione berniniana della cattedra d San Pietro.
Nel transetto a destra, sull'altare del 1755 dedicato a San Luigi Gonzaga, è conservato un crocifisso ligneo in luogo della tela del Ferretti trasferita nel Museo civico (cfr. n. 19).
Nel transetto sinistro, entro l'altare della Passione, eretto nel 1744 dalla Compagnia dei Coronati Scalzi, un dipinto di ignoto toscano del XVIII secolo (Ascesa di Gesù al Calvario). Alle estremità dei due bracci del transetto due dipinti di Arturo Checchi: La deposizione (a destra) e Cristo deriso (a sinistra).
L'elegante cupola barocca, fu decorata con un affresco (la SS.Trinità, la Vergine e profeti, San Giuseppe e San Giovanni Battista) a cui lavorarono successivamente Francesco Salvetti e Giuseppe Parenti, quest'ultimo autore dei peducci con i quattro Evangelisti.
Sopra la porta d'ingresso organo realizzato nel 1783 da Antonio e Filippo Tronci, con cantoria e mostre d'organo della seconda metà del XVIII secolo.
Navata destra. Lapide e pietra sepolcrale di Giovanni Nelli, fucecchiese, combattente a Curtatone e Montanara (1848). Nell'altare di Sant'Agata, eretto nel 1833, un dipinto a olio di ignoto del primo Seicento (Sant'Agata confortata da un frate).
Navata sinistra. Lapide sepolcrale di gusto neoclassico con iscrizione in ricordo del fucecchiese Pietro Martini, ingegnere idraulico (1793-1830). Nel successivo altare ottocentesco, dipinto a olio raffigurante la Madonna, Sant'Anna e San Giovacchino, pregevole opera di gusto purista realizzata da Carlo Della Porta nel 1838.

 
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