Parco e Rocca Medievale - la Via Francigena - il percorso nel comune di Fucecchio (FI)

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Parco e Rocca Medievale

FUCECCHIO
Dal palazzo Corsini si accede al parco dove un bosco di querci, lecci e cipressi è dominato dalle torri della Rocca fatta erigere nel 1322 dai Fiorentini, nel corso della guerra contro Castruccio Castracani, signore di Lucca. Sorge sul luogo dove si trovava un precedente cassero, documentato nella prima età comunale (secoli XII-XIII) a sua volta edificato, con tutta probabilità, sugli avanzi della più antica torre del castello cadolingio di Salamarzana (secolo XI).

La fortificazione svolse un ruolo di controllo dell'importante crocevia fucecchiese e del ponte sull'Arno. Guardata da una guarnigione inviata dalla città dominante, essa aveva anche lo scopo di tenere a freno l'inquieta popolazione locale e di reprimere i fermenti antifiorentini che si manifestarono frequentemente nel corso del Trecento.

Le torri furono utilizzate, oltre che come luoghi di avvistamento, anche per comunicare con i centri vicini mediante segnali di fuoco o di fumo.
Destinate a usi militari fino a tutto il XIV secolo, queste fortificazioni persero l'importanza strategica originaria nel primo Quattrocento, dopo che Firenze, conquistata Pisa, ebbe consolidato la frontiera occidentale, attestando il proprio caposaldo antilucchese tra Montecarlo ed Altopascio.
Da allora la rocca, pur restando di proprietà della città dominante, fu affidata al Comune di Fucecchio che l'affittò a privati, divenendo così un'appendice dell'adiacente palazzo di fattoria.

Il complesso, gravemente danneggiato nel corso della seconda guerra mondiale, è stato recentemente restaurato.

Usciti dal museo ai può iniziare la visita dallo spazio adiacente all'ex palazzo di fattoria, dominato dalla robusta mole della "torre grossa" a cui si accede attraverso una stretta scalinata. La parte basale in pietra è probabilmente quanto resta del più antico castello cadolingio di Salamarzana, sui cui resti fu edificata la fortificazione trecentesca.
Salite ancora poche scale, si arriva sul ripiano racchiuso entro l'ultima cinta muraria, situato alla quota più elevata dell'altura, al cui centro si eleva l'alta "torre di mezzo". Notevole il panorama sulle alture circostanti e sulla popolosa valle dell'Arno. Guardando a occidente, verso il centro abitato, si impongono il complesso dell'abbazia di San Salvatore, con la torre campanaria, e la Collegiata.
Sul lato orientale del perimetro difensivo sorge una terza torre, di dimensioni più modeste, popolarmente detta "Pagliaiola", affiancata da una scala che scende verso il parco. Si consiglia però di uscire dalla Porta Fiorentina che si apre a Mezzogiorno, tra resti di mura tuttora provvisti di camminamenti di guardia.


Sul lato esterno la porta è sovrastata da quattro stemmi in pietra, ormai pressoché illeggibili, con le insegne del Comune di Firenze e della Parte Guelfa.
Discesi attraverso un sentiero cordonato in pietra, si prende a sinistra e, percorrendo parte del giardino fiancheggiato dalla seconda cinta muraria, si giunge ad una porta turrita, anticamente detta "Porta del Soccorso". Da qui, una volta visitato il giardino, si esce per una scalinata nella piazza della Vergine dove attesta l'omonima chiesa dei padri francescani.
 
In un angolo della piazza, presso via Trieste, è deposto su un'aiuola un blocco marmoreo già utilizzato come soglia della porta Raimonda (secolo XIII).


foto di G. Pierozzi
 
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