la Collegiata di S.Giovanni B - la Via Francigena - il percorso nel comune di Fucecchio (FI)

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la Collegiata di S.Giovanni B

FUCECCHIO > Poggio Salamartano
La Collegiata di Fucecchio, intitolata a San Giovanni Battista, sorge sul luogo dove era situata l'antica pieve, ricordata sin dalla fine dell'XI secolo e istituita dal Pontefice Urbano II, su richiesta dei conti Cadolingi. Essa fu affidata, fin dalle origini, alla cura degli abati del vi­cino monastero di San Salvatore ai quali era stato attribuito il diritto di elezione del pievano e fu perciò, durante tutto il Me­dioevo, al centro di ripetuti contrasti con i Vescovi di Lucca che ne rivendicavano la giurisdizione.
L'antico edificio, sensibilmente più piccolo dell'attuale, vol­tato in senso opposto e suddiviso in tre navate, fu demolito alla fine del Settecento per far posto alla nuova e più ampia costru­zione, dopo che la chiesa era stata insignita del titolo di Collegiata. La ricostruzione, avviata nel 1780 su disegno dell'architetto Giuseppe Vannetti e con l'intervento del più noto Zanobi del Rosso, si concluse nel 1787, quando, il 3 ot­tobre di quell'anno, fu solennemente consacrata.
L'ingresso principale, che si apre sull'alta facciata in laterizio, è raggiungibile sia dal poggio Salamartano che da piazza Vittorio Veneto mediante un'ampia scalinata in pietra.
L'interno. All'ultimo quarto del Settecento sono riferibili, oltre che il grandioso impianto neoclassico a croce latina con cappelle laterali, anche le notevoli decorazioni pla­stiche e la maggior parte degli arredi. Sopra la principale porta d'ingresso, è situato l'organo, opera pregevole di Nicomede Agati (1769-1885) di Pistoia, datato 1849. La cantoria è della fine del XVIII secolo.
Nella prima cappella a destra (con stemma dei Corsini) una tela con la Madonna col Bambino e due Sante, opera di Gaspero Martellini (1785-1857). Nella terza cappella a destra due tele di ignoti toscani: Martirio di Santa Lucia (prima metà del XVIII secolo) e Madonna del Rosario (secolo XVII).
Nella prima cappella a sinistra notevole tavola in due parti rap­presentante la Madonna in Trono col Bambino con i Santi Giovanni Battista, Marco, Pietro e Andrea (tavola infe­riore) e il Battesimo di Cristo (tavola superiore) di Bartolomeo Ghetti (primo quarto del Cinquecento). In basso Fonte battesimale in marmo scolpito (secolo XVIII) con stemma di Fucecchio. Nella seconda cappella a sinistra, Vergine dei sette dolori, olio su tela di ignoto toscano del secolo XVIII entro ampia incorniciatura in legno intagliato e dorato. Nella terza cappella a sinistra è custodita la così detta Madonna di Piazza, altorilievo in marmo di buona fattura, raffigurante la Vergine con Bam­bino, della fine del XVI secolo, che deve il nome all'originaria collo­cazione, sull'angolo dell'ex palazzo della Cancelleria (Piazza Vittorio Veneto). Si tratta di un'immagine particolarmente vene­rata a Fucecchio dove, secondo una tradizione, avrebbe protetto la popolazione durante la peste del 1630, ricevendone una macchia scura sul volto.
Nei due transetti e nel coro ampio ciclo di affreschi di Antonio Gajoni (1889-1966) realizzati tra il 1950 e il 1960. Nel transetto sinistro: Due profeti e Crocifissione (parete di fondo); Cristo nell'orto degli ulivi (parete sinistra); Resurrezione e la Maddalena al Sepolcro (volta); Cristo deriso (parete destra). Nel transetto destro: Daniele e David (parete di fondo); Predica di Cristo e Trasfigurazione (volta); Cristo in gloria, la Madonna e San Giovanni Battista (catino dell'abside). Sotto l'altar maggiore urna-reliquiario di San Candido, in legno intagliato e dorato, opera degli inizi del XIX secolo, contenente i resti del Patrono di Fucecchio. Dietro l'altare coro ligneo di manifattura toscana della fine del XVIII secolo.
Da segnalare infine, nella sala capitolare (ex Cappella di San Donnino), attigua alla sagrestia, il ciclo di affreschi di Antonio Domenico Bamberini (1666-1741) realizzato intorno al 1720 e rap­presentante l'Eterno, con Cristo Angeli e Santi (si noti in parti­colare la dedicazione a San Giovanni Battista della città di Fu­cecchio). 

Tavole di rilevante interesse artistico, già custodite nell'antica pieve, sono oggi conservate nel vicino Museo Civico.
L'ex Cappella della Misericordia ("Sala del Poggio")
Adiacente alla chiesa di San Salvatore, a destra, si trova l'ex cappella della Misericordia, che fin dal XIII secolo fu sede dell'ospedale dei poveri o di Santa Maria della Croce. Almeno dalla fine del Trecento l'edificio appartenne all'omonima Compagnia, detta anche dei "Frustati" o dei "Bianchi", una delle più ricche confraternite attive nel castello, particolarmente impegnata nell'assistenza dei poveri e degli infermi. Passò quindi alla confraternita della Misericordia e infine alla parrocchia della Collegiata.
L'edificio, recentemente restaurato e costituito da un'ampia cappella ad unica navata, è oggi utilizzato come auditorium. All'interno copia a grandezza naturale della Madonna con Bambino di Francesco Botticini, dipinta nel 1492 su commissione della Compagnia della Vergine della Croce (l'originale, venduto nel secolo scorso, si trova al Metropolitam Museum di New York).

foto di G. Pierozzi
 
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