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ARTE-CULTURA
Arte-Cultura > Luoghi di Culto > CHIESA LA VERGINE







La chiesa e il convento della Vergine furono edificati agli inizi del Seicento nel luogo detto "alle Cinque Vie", all'incrocio di importanti strade. Vi si incontravano, infatti, la Via per Pistoia, quella per Cerreto Guidi, la vecchia Via fiorentina (oggi delle Fornaci), la scomparsa Via delle Solaia (che confluiva nella via per il ponte sull'Arno), e quella che scendeva dal castello attraverso la Porta Raimonda.
Qui esisteva da tempo un piccolo oratorio dove si venerava un'immagine della Vergine, il cui culto si era rafforzato nella seconda metà del Cinquecento. Sull'onda di questa devozione per la Madonna, favorita anche dallo stesso governo dei Medici, la "Compagnia della Carità", una confraternita fucecchiese costituita presso l'oratorio, ottenne dal Granduca il consenso di erigere un convento per i Padri francescani, e di ricostruire, ampliandola, la chiesa.
Nel 1631 l'edificio era ormai concluso, anche se i lavori continuarono con la costruzione del campanile, del chiostro e delle celle per i frati.
La fama del convento si accrebbe specialmente dopo il 1736, quando San Teofilo da Corte vi istituì il Ritiro, regolato da norme particolarmente rigorose e severe.
Dopo le soppressioni degli ordini religiosi e le confische da parte dello Stato, la comunità francescana rientrò in possesso del convento restandovi fino al 1995.
Sulla facciata, preceduta da un portico a quattro luci, è visibile in alto, sopra il finestrone e le finestre lobate, lo stemma mediceo.
Sotto il portico tre lunette e quattro nicchie con Via Crucis, queste ultime affrescate da Alberico Carlini, autore dei dipinti del chiostro.


 
foto di G. Pierozzi

  
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